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Agility Dog: regole e percorso

slalom-agility-300x200L’Agility Dog è uno sport sempre più conosciuto ed in voga. In questa specifica attività sportiva, un addestratore conduce il suo cane attraverso una serie di ostacoli, passando attraverso slalom,  tunnel, salti e molti altri tipi di attrezzature. Parliamo quindi di una disciplina a tutti gli effetti di tipo atletico che consente una buona integrazione nella società d’oggi.

Regole generali

L’agility dog è uno sport definito “cinofilo”, ispirato al classico percorso ippico, che consiste essenzialmente in un tragitto ad ostacoli che di solito vanno dai 15 ai 20;  il cane deve affrontarli nell’ordine stabilito dal giudice di gara, il tutto possibilmente impiegando minor tempo possibile e senza incappare in nessuna delle penalità previste dal regolamento.

Sentenze e apprezzamento nell’Agility Dog si basano sulla qualità della prestazione appena eseguita sia dal conduttore che dal cane. Per quanto riguarda le penalizzazioni invece, sono previsti ben 5 punti di penalità per errore o rifiuto ed un punto per ogni secondo di superamento del tempo accordato che solitamente viene deciso dal giudice prima di iniziare la gara. Le penalità valgono sia per il conduttore sia per il cane. Ad esempio è vietato toccare il cane durante il tracciato o il cane non può sostare davanti all’ostacolo e così via. Al termine della gara verranno premiate le coppie che avranno guadagnato i punteggi più elevati.

L’agility dog, segue un regolamento ben preciso dettato dalla FCI ovvero Federazione cinologica internazionale, precisiamo che è una disciplina aperta a tutte le razze di cani senza distinzioni, con lo scopo di far risaltare l’agilità dell’animale e la collaborazione che si viene a creare con il proprio conduttore. Come detto, vi possono partecipare tutti i cani con l’unica limitazione dell’età ovvero devono aver compiuto più di 12 mesi di vita. La competizione si svolge in un tempo ben determinato, chiamato tempo per il percorso standard, stabilito dai giudici di gara. Inoltre il cane deve rispettare anche un tempo massimo per ultimare il percorso. Il percorso è costituito da ostacoli che, a seconda della loro disposizione sul terreno, costituiranno la caratteristica del tracciato, rendendolo più o meno complesso e più o meno veloce. L’abilità, in questo sport, sta nell’affrontare gli ostacoli e nell’evidenziare sia l’agilità del cane che il piacere nel collaborare con il proprio conduttore.

In questa disciplina grande impegno è previsto per il conduttore che deve aiutare e spronare il cane comunicando con esso, impartendogli dei comandi specifici ed infine accompagnandolo in tutto il percorso ostacolo dopo ostacolo. Importanti sono i comandi vocali del conduttore diretti al proprio cane. Differenti a seconda della tipologia di ostacolo da superare, vanno dispensati con forte decisione e determinazione, senza alcuna esitazione. Nei salti, vengono usati ad esempio comandi come “hop” o “salta”, “over” viene usato nel caso di ostacoli o per il muro, “sali” o “sopra” viene utilizzato per la passerella, per la palizzata e per la bascula, “slalom”, “tubo”, “tunnel” e “sotto”, “gomma” o “ruota” e molti altri. I comandi, riescono a sottolineare il grande affiatamento il grande affiatamento tra il cane ed il suo conduttore.

Il tracciato del percorso

Per quanto riguarda l’organizzazione generale del tracciato di gara, viene lasciato completamente all’inventiva del giudice di gara ma deve obbligatoriamente comprendere almeno due cambi di direzione.

Il giudice, prima dell’inizio delle prove prenderà conoscenza dei vari ostacoli messi a sua disposizione e, dopo averne verificato la regolarità, indicherà il percorso agli organizzatori affinché predispongano gli ostacoli seguendo il tracciato appena stabilito. Subito dopo, ne controllerà l’installazione e ne farà misurare la lunghezza con esattezza.

Un tracciato ben concepito deve permettere al cane di muoversi con facilità e senza incontrare intoppi. Lo scopo è quello di trovare il giusto equilibrio tra il controllo del cane, per evitare sbagli  con gli ostacoli, e la sua celerità di esecuzione.

Come regola generale è consigliabile mutare frequentemente il tracciato e la posizione degli ostacoli in modo da evitare che si vengano a creare automaticamente meccanicità da parte del cane.

Il percorso di Agility, per regolamento, deve coprire su una superficie minima di 24 x 40 metri, mentre la pista interna deve essere di almeno 20 x 40 metri. Su questa superficie è possibile trovare due percorsi paralleli tra loro che devono trovarsi a una distanza di almeno 10 metri fra di essi.

Si tratta solitamente di percorsi molto lunghi che possono andare dai 100 ai 200 metri a seconda della categoria di gara e sono ovviamente intervallati dai vari ostacoli o dagli attrezzi.

Conclusione

Come anticipato, questa disciplina sportiva, implica una grande armonia tra il cane e il suo maestro che porta ad un’intesa eccezionale tra i due.

Infine ma non da ultimo, questa attività sportiva, porta ad innumerevoli vantaggi sia per il cane che per il conduttore stesso: innanzitutto riesce a facilitare la gestione del cane nella vita di tutti i giorni, grazie ad una corretta interazione con il conduttore; inoltre offre la possibilità di fare molta attività fisica, sempre però orientata sul gioco e stimola la capacità di apprendimento e di attenzione dell’animale.

L'autore

Arch. Roberto di Donato

Ho conseguito la Laurea Magistrale in Architettura presso la Facoltà “G. d’Annunzio” di Pescara, precedentemente diplomato Geometra presso l’ I.T.G. di Teramo. Successivamente ho avuto la possibilità di vivere appassionanti esperienze di formazione, presso diversi studi di architettura della regione. Professionalmente ho spaziato dall’allestimento d’interni alla progettazione esecutiva di opere pubbliche e private.Da sempre impegnato in concorsi di idee, architettura e design.

Nel corso degli anni ho partecipato a numerosi viaggi di studio in Italia ed Europa, per approfondire e fotografare le principali emergenze architettoniche presenti; sostenitore del FAI e membro attivo di Legambiente. Appassionato di fotografia, web writing e social media.

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