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Arredo urbano: Linee guida per il progettista
Definizione del termine “Arredo urbano”
Con la locuzione “Arredo urbano“, si tende ad indicare, quel processo progettuale e di studio minuzioso che serve ad equipaggiare gli spazi pubblici urbani con elementi fissi e mobili funzionali e non, e nel migliore dei casi immessi in una immagine coordinata della città.
L’arredo urbano svolge un ruolo fondamentale per la qualità delle città e delle periferie. Esso non deve essere visto semplicemente come diffusione di oggetti casuali nelle strade, ma deve essere il risultato di uno studio attento ed integrato tra aspetti estetici e pratici all’uso della città, con la finalità di aumentare la qualità degli spazi pubblici.
Di cosa si occupa l’Arredo urbano
L’arredo urbano si occupa delle problematiche e del disegno degli spazi a verde pubblico, della segnaletica e dei dissuasori, dell’illuminotecnica urbana, ed in genere di qualsivoglia manufatto a destinazione pubblica che trova collocazione nella città a complemento del disegno urbanistico ed architettonico.
L’arredo urbano: caratteristiche
Lo scopo è affrontare tutti gli aspetti legati alla progettazione del verde pubblico, dell’illuminotecnica urbana, della segnaletica e di tutti gli elementi che vengono collocati nel contesto urbanistico e che hanno una destinazione pubblica. In questo modo architettura, progettazione, design e funzionalità si fondono in maniera ideale per opere di alto livello pensate per la popolazione.
Di pari rilievo alla funzione estetica è però la funzione di pianificazione dello spazio attraverso la creazione di percorsi pedonali, di aree di sosta, divieti di passaggio e, al contrario, inviti ed obblighi a seguire percorsi preordinati. Altro esempio sono le fioriere che ospitano il verde in piazze, strade e aree pavimentate nelle quali non è possibile avere aiuole a terra; i lampioni e i corpi illuminanti rendono percorribile di notte la città.
Tutte queste funzioni determinano la fruizione degli spazi urbani da parte dei cittadini e riescono a dotare la città di un immagine propria.
Quali sono gli elementi dell’arredo urbano
L’arredo urbano è composto da svariati elementi, ognuno con caratteristiche e destinazioni d’uso molto diverse tra loro. Ad esempio i cartelli che riportano i nomi delle strade sono fondamentali per contestualizzare l’ambiente, per dare indicazioni e per facilitare il lavoro al personale di emergenza e ai postini. Fino a qualche decennio fa erano molto comuni le cabine telefoniche, mentre oggi si stanno diffondendo le postazioni per le biciclette. Anche le panchine sono elementi comuni nelle aree pubbliche: permettono di ammirare il paesaggio e di riposare. Sui bordi delle strade sono posizionate in genere le lampade da illuminazioni; questi elementi dell’arredo urbano sono diffusi anche sui marciapiedi e sulle facciate di alcuni edifici.
L’arredo urbano rappresenta un fattore di basilare importanza nelle opere di perfezionamento di lavori pubblici quali piazze, piste ciclabili e pedonali, parchi, aree attrezzate, etc.
Tra i prodotti principali assimilabili alla categoria arredo urbano rientrano: cestini e giochi per parchi, dissuasori di sosta fissi e retrattili, barriere pedonali, torrette a scomparsa, panchine, ed aree verdi attrezzate.
Negli ultimi tempi sono diventati elementi diffusissimi dell’arredo urbano i cartelloni pubblicitari e le loro strutture portanti in pali. Questi pannelli si distinguono per le notevoli dimensioni e per essere spesso illuminati sia di giorno che di notte.
Chi si occupa di Arredo urbano
La progettazione e la disposizione dell’arredo urbano sono materie di studio presenti nei corsi universitari delle facoltà di Ingegneria e di Architettura.
Solitamente l’arredo urbano è in gran parte prerogativa dell’Amministrazione Pubblica, ma viene anche espletata dai privati all’interno di grandi aree condominiali, rese disponibili ai cittadini.
Le linee guida per il progettista
Molti architetti e designer si occupano di questo ambito e la tendenza degli ultimi anni dimostra una particolare attenzione all’uomo e al suo rapporto con l’ambiente circostante. Si cerca infatti di creare un rapporto equilibrato tra uomo e territorio, in modo che l’uomo sia inserito nell’ambiente che lo circonda con equilibrio.
Oggetti di uso comune che aiutano ad acquisire una diversa consapevolezza degli “spazi” pubblici e del loro valore, come se fossero propri. Sviluppano il senso di responsabilità e la capacità di condivisione, favoriscono l’incontro, la socializzazione e il rispetto.
Estetica e funzione devono essere obiettivi inscindibili della progettazione e l’arredo urbano diventa tessuto connettivo delle diverse aree urbane. Sta alla sensibilità degli amministratori capire l’importanza di una buona progettazione dell’arredo nella qualità di vita della città.
Come sempre, in ogni progettazione bisogna valutare diversi parametri legati alla città e ai suoi abitanti e alla qualità e tipi dell’arredo da proporre.
L’intervento va contestualizzato all’ambiente fisico e anche culturale e sociale in cui deve essere realizzato. Il Piano di Arredo Urbano deve essere uno studio di inquadramento analitico e di linee progettuali che deve dare indirizzi all’interno dei quali muoversi.
Gli interventi frammentari e disomogenei generano confusione e, non migliorando la vivibilità delle aree in cui sono calati, le trasformano sovente in zone degradate.
Filo conduttore unico non significa necessariamente omogeneità di interventi.
Fasi progettuali
Gli arredi urbani puntellano le nostre città. Elementi di design o oggetti puramente funzionali, senza di essi lo spazio pubblico sarebbe più povero, spoglio e meno vivibile rispetto alle necessità dei cittadini. È questo uno dei motivi per cui il progetto della città deve avere un occhio di riguardo anche per la qualità delle sedute o il funzionamento dei dissuasori per l’ottimizzazione della viabilità e per tutti quegli elementi che ci accompagnano nel quotidiano.
Le fasi progettuali da seguire sono diverse; il progettista, dopo aver effettuato un sopralluogo con rilievo tecnico e fotografico dello stato di fatto, analizza le problematiche connesse all’area e propone le migliorie che possono essere apportate, a seconda delle priorità connesse ai problemi rilevati.
Fondamentale innanzitutto garantire l’aspetto dell’accessibilità in generale e quindi l‘abbattimento delle barriere architettoniche.
Deve inoltre essere garantita la sicurezza dei fruitori mediante giusta scelta e distribuzione di segnaletica stradale, tramite installazione di illuminazione pubblica adeguata e nel rispetto del contenimento delle risorse energetiche, importante è il fissaggio dei dissuasori di transito per la delimitazione di aree pedonali, barriere e transenne a delimitazione di aree specifiche interdette a determinati transiti, anche integrabili eventualmente con la comunicazione grafica.
Dal punto di vista della pulizia, non devono mancare cestini per la raccolta, possibilmente differenziata, dei rifiuti.
Ulteriore aggiunte possono essere fioriere, espositori e bacheche che possono essere previste sia per delimitare perimetri di differenti destinazioni, sia per integrare nell’arredo messaggi pubblicitari e/o informazioni per i cittadini.
Infine Se lo spazio urbano offre la possibilità alle persone di incontrarsi e di trascorrere tempo libero all’aperto non devono mancare zone arredate con panchine o sedute in genere, in materiali robusti, ben fissate a terra e possibilmente protette dall’ombra di alberi o da coperture e giochi per i bambini, con aree a verde regolarmente manutenute e ben curate.
Conclusione
Con l’arredo urbano si intende quel passaggio atto ad allestire spazi pubblici ad esempio nel traffico della città, nelle oasi naturali, nei parchi e molto altro ancora.
Le aree di intervento dell’arredo urbano si pongono l’obiettivo di favorire la socialità tra le persone creando ed ottimizzando luoghi d’incontro dove sia possibile trascorrere del tempo libero all’aperto.
Il territorio deve essere adattato all’uomo e l’uomo deve cercare di inserirsi nell’ambiente che lo circonda.
Una diversa concezione di arredo urbano aiuta a rivedere i comportamenti oltre che a scoprire nuovi percorsi pedonali e stradali, non più luoghi di transito sospesi tra un impegno e l’altro, ma spazio vivo dove poter frenare, sostare, cercare nuove interazioni; estetica e funzione devono essere obiettivi inscindibili dell’arredo urbano.
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