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Giardini Terapeutici. Quando il verde aiuta a star meglio

Alla scoperta dei vantaggi dei Giardini Terapeutici.

I giardini terapeutici in Italia sono una realtà in aumento ed espansione soprattutto negli ultimi anni, sempre più strutture come ad esempio ospedali, centri diurni, case di cura ma anche asili o ludoteche, stanno iniziando a creare le loro aree private verdi a fini curativi, ricreativi e perfino terapeutici.

Le origini di queste cosiddette aree verdi terapeutiche, pensate per aiutare il recupero della salute, possiamo rintracciarle nei paesi anglosassoni dove vengono chiamati “Healing Gardens”. Gli studi guidati da specialisti del settore, evidenziano che i benefici spaziano dal campo intellettivo e psicologico a quello prettamente fisico, da quello sensoriale fino a quello di tipo emozionale.

Progettazione dei giardini terapeutici

Il giardino terapeutico deve essere progettato e pensato da esperti di agraria e floricoltura, botanica, educazione ambiente e perfino sociologia. In ogni ambito infatti serve oculatezza, preparazione tecnica e preparazione pratica per riuscire a creare aree fruibili anche da pazienti con problemi di deambulazione, in carrozzina o con altre svariate patologie.

I camminamenti e le aree verdi, ad esempio, vengono pensati su misura per le diverse esigenze degli utenti finali; è importantissima la presenza di una fonte d’acqua, oppure camminamenti circolari privi di zone nascoste proprio per sviluppare meglio una visione d’insieme sicura e un senso di tranquillità nel vedere la strada davanti libera da ogni tipo di ostacolo.

Utile inoltre inserire zone con pavimento antitrauma per esterno. Un “giardino di tipo curativo” è dunque uno spazio progettato e indirizzato alla promozione del benessere in tutte le sue forme. La progettazione e la pianificazione delle varie aree sono alla base della buona riuscita delle diverse attività che si andranno a svolgere.

I buoni risultati del giardino curativo dipendono da alcuni aspetti fondamentali:

  • innanzitutto dalla progettazione dell’area;
  • dalla posizione;
  • delle dimensioni della stessa.

Spazio e luogo devono assicurare rispettivamente buona accessibilità e massima sicurezza, nonché corretta esposizione al sole ed irrigazione costante. Una volta definito con chiarezza lo spazio, il giardino terapeutico può essere realizzato con materiali quali, staccionate, fioriere, aiuole, cartellonistica generale, panche e elementi di arredo urbano.

 

L’attenta progettazione è indispensabile perché un vero e proprio giardino terapeutico deve poter assicurare attività e percorsi didattici: l’obiettivo della sua attuazione dovrebbe essere quello di sviluppare attività come: pet-therapy, orto-terapia, percorsi didattici, laboratori artistici e molto altro ancora.

Essenzialmente esistono molte varietà di giardini terapeutici ma tutte riconducibili e divisibili in due grandi gruppi: i giardini educativi ed i giardini riabilitativi. I giardini educativi sono focalizzati verso la riduzione dello stress e mirano a fornire sostegno emotivo, mentre quelli riabilitativi puntano allo sviluppo delle capacità fisiche, cognitive, sociali e psicologici attraverso l’interazione con il verde e l’ambiente circostante.

Alcuni grandi esempi nel mondo di giardini curativi sono: Percorso storico-sensoriale, RAF Bellinzago, Jacqueline Fiske Healing Garden, Jupiter Medical Center, Jupiter (Florida), Ortoterapia presso Orto dei Semplici RAF Bellinzago, progetto arch. Botta.

 I benefici dei giardini terapeutici

Nei giardini terapeutici la predisposizione viene strutturata per avere la maggior possibilità di stimolo dei 5 sensi, vengono create appositamente aree con piantumazioni indicate per lo sviluppo del tatto, del gusto o dell’olfatto. Ciascun colore inoltre ha una propria importanza e ciascuno di essi rappresenta stati d’animo e sensazioni differenti che bisogna andare a stimolare. Gli studi indicano che la vista del colore verde riesce ad abbassare i battiti cardiaci donando un senso di calma e pace utile proprio contro tutti i malesseri alleviabili grazie alle passeggiate nei giardini terapeutici.

Ai giardini terapeutici sono state riconosciute le capacità di:

  • sollevare l’umore e calmare lo stato d’animo nei casi di depressione;
  • supportare e aiutare nella malattia di Alzheimer o di altre malattie senili e degenerative;
  • ridurre e attenuare le sindromi di deficit dell’attenzione e dell’iperattività, ottimo quindi anche per i bambini;
  • accelerare i tempi di guarigione soprattutto a seguito di interventi operatori o episodi legati ad eventi traumatici;
  • controllare i sintomi del diabete e a regolare sindromi legati al cibo;
  • rilassare, calmare e migliorare il sistema immunitario.

Inoltre i giardini terapeutici facilitano la socializzazione e il coinvolgimento. Le attività pratiche di giardinaggio e orticultura possono inoltre migliorare la pressione, l’equilibrio, la forza fisica muscolare e la manualità oltre a dare un senso di appagamento che si ottiene dal vedere il proprio lavoro ben riuscito.

Il giardino terapeutico, è considerato come uno spazio di “relazione”, prima tra la persona e la natura e, successivamente, tra persona e persona.

Queste due qualità rendono l’accesso e la cura dello spazio verde utili, oltre che per favorire l’alleggerimento dallo stress della vita quotidiana, anche per ottimizzare i segni e i sintomi della depressione, del dolore, della stanchezza, dell’aggressività e dell’emotività. L’attività all’aperto è considerata efficace anche per il miglioramento della funzione immunitaria, della resistenza ossea e per favorire la ripresa delle ferite. È ideale anche per espandere alcune caratteristiche utili alle relazioni sociali come concentrazione e ascolto, vitalità, capacità di recupero, empatia, calma, capacità di provare compiacimento e positività.

Dove e a chi serve un giardino terapeutico?

Le strutture ospedaliere, i centri terapeutici o persino i centri di benessere sono i primi che puntano a creare un giardino terapeutico. A usufruirne sono i pazienti e i clienti che visitano le strutture stesse, nonché gli ospiti e le famiglie che vanno a trovare i propri parenti e conoscenti. Inoltre anche lo stesso staff delle strutture può usufruire di queste aree verdi per prendersi un momento di pausa e ritornare più limpido ad un lavoro che richiede un grande impegno emotivo, fisico e psicologico.

Per tutti i fruitori: pazienti, utenti, familiari, staff vengono rilevati effetti benefici perché c’è abbassamento dello stress, diminuzione dei costi delle cure, avviamento di interessi e di autonomia dei pazienti e soprattutto l’umore e la qualità della vita risultano più buoni quando è possibile fruire di un giardino terapeutico o di spazi di svago all’aperto.

Altri spazi per i giardini terapeutici potrebbero essere le case di cura e i centri per gli anziani, i centri diurni ma anche strutture pubbliche o private che si occupano dei bambini e degli adolescenti.

Infine, anche le aziende commerciali potrebbero avere giovamento nel creare uno spazio verde strutturato per i propri dipendenti che sia capace di dare momenti di relax, senso di condivisione e socializzazione e un luogo di incontro e attività che fa star bene tutti aumentando i profitti stessi dell’azienda.

Conclusione

Il benessere legato alla esatta esecuzione di paesaggi e spazi verdi parte da chi li progetta ed è per questo che in Italia e all’estero sono in aumento i corsi di specializzazione in questa disciplina. Capire quali necessità sono richieste dall’utenza, quali e quanto grandi siano gli spazi a disposizione e poi avere nozione sulle essenze e le loro proprietà per poterle legare al meglio.

L'autore

Arch. Roberto di Donato

Ho conseguito la Laurea Magistrale in Architettura presso la Facoltà “G. d’Annunzio” di Pescara, precedentemente diplomato Geometra presso l’ I.T.G. di Teramo. Successivamente ho avuto la possibilità di vivere appassionanti esperienze di formazione, presso diversi studi di architettura della regione. Professionalmente ho spaziato dall’allestimento d’interni alla progettazione esecutiva di opere pubbliche e private.Da sempre impegnato in concorsi di idee, architettura e design.

Nel corso degli anni ho partecipato a numerosi viaggi di studio in Italia ed Europa, per approfondire e fotografare le principali emergenze architettoniche presenti; sostenitore del FAI e membro attivo di Legambiente. Appassionato di fotografia, web writing e social media.

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